domenica 4 luglio 2010

Lacrime di consolazione

Parole, sussurri. Un tentativo di conforto, al fianco di un'amica che piange.

Tento di consolarla, escono frasi sentite, altre banali... ma tutte con un atroce dubbio... per chi lo sto facendo?

Forse è chiaro.. io sussurro a me stesso. Indago, studio, tento di interferire e prestare aiuto nella vita altrui, perchè voglio osservare questa vita.

Così piena, così.. vita.
Ma chi osserva non prende parte al gioco, ed eccomi qui, alla ricerca quasi spasmodica di una vita, di dei pilastri, di delle certezze, di qualcosa che mi faccia almeno pensare di essere al centro di qualcosa.

No, io sussurro, aiuto, ma nel frattempo invidio, invidio tutto, nel profondo. Invidio le relazioni, invidio le abitudini, invidio persino il dolore, concentrato in ogni lacrima. Mai ho pianto per qualcosa che mi sia accaduto. L'ho fatto per l'opposto, ossia per qualcosa che NON mi è capitato, per un sogno interrotto dal risveglio, per una chimera sfuggente. Una volta. Una sola.

Amandola e odiandola, compatendola e invidiandola, la abbraccio, e sussurro.

E mi sento parlare, analizzo il mio tetro tono (sembravo la bambina di The Ring, mi sarà poi fatto notare), provo quasi ad inventare, ad autoingannarmi: io so qualcosa della vita, ho una qualche esperienza.. ma non è così. Che cosa posso.. dire, io?

Io non so nulla. Come posso consolare, come posso CAPIRE?

Abbraccio quegli spasmi, quel tremore, quelle lacrime e quella voce stentata, quasi disperata, spezzata. E la avvolgo, con la mia, profonda, amichevole, utile... ed irrimediabilmente vuota.

Vuota, da ogni esperienza, da ogni conoscenza. Faccio scena. Sono sempre stato bravo a farlo. Perchè io non posso... perchè non riesco.. perchè non voglio?

Mi dispiace. Sempre per far scena parlavo prima, rievocando passati infelici e problemi sentimentali, scatenando, inconsapevolmente, anche altrui dolori.

Ed ecco, la abbraccio, per non so quanto. La consolo, tento di farlo. Ma in realtà mi unisco al suo pianto.
Assieme, piangiamo.

2 commenti:

gek ha detto...

Ci sono sempre nei momenti della vita in cui le esperienze e i ricordi passati riaffiorano, spesso in modo tragico e pungente.Ma non abbatterti, ricordati sempre che si vive anche per questo.

ps:vocina di "the ring" hahahah!

Giacomino ha detto...

tra sette giorni.... ahah

grazie bello, ma più che momenti a riaffiorare sono "non-momenti", anche se è un po' paradossale.

comunque vabbè.