sabato 28 novembre 2009

Eh, è forte il Piero!

Non mi piacciono gli ospedali.



Spesso penso che preferirei tenermi la malattia piuttosto che entrarci.

Fatto sta che oggi ci sono entrato.



Ambiente asettico, smorto, cubico, quasi odioso. File di persone che richiedono la salute. Firme su firme, bolli, tasse per poter esecitare il proprio diritto alla salute. Ed eccomi lì, col mio tagliandino in mano, a fare la fila.



Mi guardo intorno: ai muri delle stampe riproducenti quadri di kandinskij. Appese a quel muro giallognolo, senza i colori, i volumi, le grandezze dell'originale, non mi dicono proprio nulla.



Li osservo comunque.

In uno vedo un profilo umano: al di fuori di esso linee dritte, spezzate, geometriche. Dentro spirali, cerchi, linee all'infinito. La mente.



Come mia malsana abitudine, inizio a osservare le persone intorno a me. Volti anonimi, nella maggior parte dei casi. Appena posi gli occhi su di loro si sentono braccati, osservati, subito ti fissano negli occhi a loro volta, come fa un animale di notte con i fari di una macchina.



Hanno paura di me? Mi guardano quasi con sorpresa, chissà cosa voglio da loro? Sono sbigottiti, stupefatti. Io li guardo!



Velocemente distolgo lo sguardo.



Ma non tutti ricambiano le mie indiscrete occhiate.

Curiosamente, la scena che mi è rimasta più impressa è stata forse quella di uno dei casi più tristi.

Un anziano, sulla sedia a rotelle, non completamente in se. Aspetta anche lui per il tiket, assieme a un altro uomo che lo spinge (sarà il figlio? il nipote? semplicemente un amico di famiglia?). Lui si lamenta, e inizia ad attaccar bottone con una signora lì vicino.



Sorrisi.



Lei non è scocciata, anzi, parla amabilmente col vecchietto, che dice: "Eh, io sono giovane, guardi, non ho nemmeno le rughe..."



E dietro di lui, l'amico, scoppia a ridere, e dice: "Eh, è forte il Piero!"

...

Ecco, questa seconda bozza dal passato finisce qui... le sensazioni non sono più le stesse, ovviamente... posso cercare di ricostruirle, però. Perchè ho fissato questo momento?

Non lo so il perchè. Forse mi faceva tenerezza, forse mi ha colpito l'amore che quell'uomo dimostrava nei confronti dell'anziano.
L'unica interpretazione che posso fare la farò con il mio stato d'animo attuale.. quella scena mi colpì perchè, in quel momento, quell'anziano signore era giovane davvero. Ed io invece, ora, mi sento, non so perchè, vecchio.

domenica 8 novembre 2009

Yoani Sanchez: una vera rivoluzionaria

E' di oggi la notizia che la blogger cubana Yoani Sanchez, che con il suo blog "Generation y" denuncia quotidianamente i soprusi e le vessazioni a cui il popolo cubano è sottoposto dal dal regime di ispirazione marxista-leninista di Fidel Castro, è stata sequestrata e picchiata da agenti del governo castrista. L'incursione, definita dalla stressa Yoani "in perfetto stile camorrista", è avvenuta nei pressi della manifestazione per la non violenza all'Havana (a cui alla Yoani non era stato dato il permesso di entrare) e ha coinvolto sia la blogger che un suo amico, blogger anche lui.

http://www.ilgiornale.it/esteri/cuba_punisce_blogger_antiregime_rapita_e_picchiata_stile_camorra/08-11-2009/articolo-id=397325-page=0-comments=1

Yoani Sanchez non si è fatta intimidire, ma per quanto potrà resistere?