sabato 31 ottobre 2009

Pareggio

Avete mai combattuto contro voi stessi?

Non fatelo.
Non fatelo, perchè non potete vincere, dato che la vostra vittoria contro voi stessi prevederebbe anche la vostra sconfitta. E allora come si può vincere se si ha perso?

Non posso vincere contro me stesso. Non posso nemmeno perdere.
Posso pareggiare.

Pareggiare.
Il pareggio, ancora peggio della sconfitta: non sai se sei stato abbastanza forte da vincere o abbastanza debole da perdere. Il pareggio ti lascia nella tua condizione iniziale, non ti dice nulla. Nessuna verità. Nessuna bugia.

Posso io non voler provare qualcosa che provo? Posso dimenticare qualcosa che mi salta sempre in mente? O qualcuno?

No. Pareggio.
Rieccomi alla condizione iniziale. Non è cambiato niente.

Niente...

lunedì 26 ottobre 2009

Caldarroste e ricordi

Davanti al fuoco, mi scaldo e giro le castagne nella padella. Mi sembrano cotte a puntino.

Non voglio sporcare la tovaglia, apro un giornale e verso le caldarroste su di esso.
Che bel calore.

Le prendo in mano, le faccio saltellare da un palmo all'altro, mi ustiono tentando di sbucciarle. Pian piano si forma una piccola catasta di gusci. E sotto di essi, appena visibile, un volto, sulla carta stampata.

Le coincidenze. La pagina giusta del giornale giusto.
Roby Piantoni, alpinista di Colere. Gli amici e i familiari gli renderanno omaggio domani, domenica, alla chiesa di Colere (BG)

Le coincidenze...

Penso che non ti vedrò più entrare dalla porta dell'albani con tutti quei ragazzi che vogliono la cioccolata. Non ti vedrò più sorridere, non ti vedrò più firmare i tuoi poster. Mai più.

Quante cose si prende la vita. Davvero tante. Sfuggono, vorresti averle, vorresti che rimanessero, ma per un motivo o per l'altro, forzatamente, con irruenza, il fottuto fiume della vita te le porta via.
A volte le vedi solo passare velocemente accanto a te, solo un baleno e via.
Altre volte riesci ad ancorarti ad esse, per un po'.

Ma tutto, tutto scorre. Scorre via.

lunedì 19 ottobre 2009

Il passato che non ritorna


Qualche volta è incredibile come la nostra mente sia soggetta a dei flash inquietanti. Storie forse solo inventate dal nostro subconscio, ma probabilmente accadute.

Ed ecco perchè guardando fuori dalla finestra di quel vecchio ristornate sui monti, guardando la sua "storica" terrazza io ci rivedo anziani che giocano a briscola, vecchi cacciatori che sorseggiano una minestra calda o giovani coppie che non esistendo le discoteche o i fantamitici locali di oggi si ritrovavano sotto quelle viti a guardarsi negli occhi.

E vedo anche... felicità

L'uva che matura, quel caco secolare che ogni anno dà i suoi frutti, puntualmente raccolti da mani nodose.

Oggi quei cachi restano sull'albero. Cadranno e marciranno. Proprio come i nostri giorni.
Non ci sentiremo più così contenti di una mediocre minestra, o così gratificati da una serata in un posto che oggi ci sembra decisamente poco fico.

Possiamo ancora gustare appieno un pane col salame? A santa lucia non ci arrivano più i mandarini. E i bambini che venivano appesi agli alberi con un ciucciotto di zucchero mentre le madri raccoglievano nell'orto oggi non possono mangiare troppi dolci, diventerebbero obesi.Quei bimbi che nascevano nelle stalle, perchè l'ospedale era troppo lontano, oggi non possono andare oltre i 1000 metri prima di una certa età. Gli farebbe male.

Cos'è la montagna, cosa sono le caldarroste abbrustolite nella padella "coi busi" la sera, con tutta la famigia attorno al fuoco, che più che a mangiarle servono a scaldarti le mani? Dove finisce tutto, cos'è che fagocita così inesorabilmente il passato? E le carte, il briscolone, e il dare qualcosa da mangiare ai cacciatori di passaggio? Dove sono?

Ma la terrazza è vuota... ci sono solo dei bimbi, bimbi diabolici che strappano le foglie a quella povera vite.
Guardo le foto: facce dure, serie, la foto di famiglia è un occasione rara. Chissà quanta strada avrà dovuto fare il Signor Fotografo. Ragazzini a due colori con le gerle in spalla. Fieno e stanchezza. Fieno e semplicità. Fieno e un sorriso, dopo possono andare a giocare con gli amichetti.


Fieno e felicità...

domenica 18 ottobre 2009

VIENI E VIVILO

Riposto qui un post preso dal blog "Generacion Y". Lo faccio perchè credo sia particolarmente significativo, e che attirare l'attenzione su di esso sia doveroso.

"Ispirata da una delle tante propagande turistiche, mi è venuta un’idea per attirare visitatori sull’Isola. Non si tratta di un viaggio ecologico per le piazze e i monumenti del paese. Un soggiorno “alla cubana”, potrebbe essere lo slogan di questa campagna turistica, condannata in anticipo al disinteresse dei suoi possibili fruitori. Vieni e vivilo, reciterà la copertina della tessera di razionamento che verrà consegnata a chiunque voglia provare questa avventura.
L’alloggio non avrà niente in comune alle camere di lusso che esibiscono gli hotel di Varadero e Cayo Coco, perché i nostri operatori turistici suggeriranno stanzette in Centro Avana, casupole a Buena Vista e un affollato rifugio di danneggiati dagli uragani. I turisti che compreranno questo pacchetto non potranno utilizzare moneta convertibile e per le loro spese di due settimane dovranno contare sul salario medio di un mese: trecento pesos cubani. In questo modo, non potranno prendere un taxi da pagare in divisa, né guidare un auto noleggiata lungo le strade del paese; sarà obbligatorio l’uso del trasporto pubblico per chi è interessato a questo nuovo tipo di viaggi.
Per coloro che sceglieranno questa escursione saranno vietati i ristoranti, ma riceveranno un pane di ottanta grammi ogni giorno. Forse avranno la fortuna di ottenere mezza libbra di pesce prima che parta il volo di ritorno. Per spostarsi nelle altre province non potranno contare sulla compagnia turistica Viazul, ma invece di stare tre giorni in coda per un biglietto, avranno il vantaggio di comprarlo dopo solo una giornata di attesa. Sarà proibito salire su uno yacht o contrattare una tavola da surf, non fosse mai che finissero il loro soggiorno a novanta miglia invece che nel nostro “paradiso” caraibico.
Al termine della permanenza, i coraggiosi escursionisti otterranno un diploma di “conoscitori della realtà cubana”, ma dovranno venire qualche volta in più per essere dichiarati “adattati” al nostro assurdo quotidiano. Se ne andranno più magri, più tristi, con un’ossessione per il cibo che soddisferanno nei supermercati dei loro paesi e, soprattutto, con una terribile allergia per le pubblicità turistiche. Quelle dorate propagande che presentano una Cuba fatta di mulatte, rum, musica e balli, non potranno nascondere il panorama di cadute, frustrazione e inerzia che adesso loro hanno conosciuto e vissuto. "



Sorpresi? Eppure Cuba dovrebbe essere il paese dalla perfetta sanità, previdenza sociale ed istruzione.
E' tutta finzione. Dolorosa finzione. Perchè è vero, dannatamente vero, che per noi Cuba è mulatte, sigari e carnevali.

Non vi sentite strani, sapendo di vivere "oltre uno specchio"? Uno specchio che distorce le immagini, una cappa di bugie che è difficile fendere, per arrivare alla luce vera.

Eppure basta un link. Un solo, insignificante link.

Dunque... andate e vivetelo.

Generation Y


Yoani Sánchez, è lei la protagonista di questa storia, è nata nel 1975. A vent’anni fa un figlio, proprio mentre si laurea in letteratura spagnola, filologia ispanica e letteratura latinoamericana contemporanea. Tesi: Parole sotto pressione. Uno studio sulla letteratura della dittatura in Latinoamerica. Un tema che magari come contenuto può essere svolto in modo perfettamente ortodosso, ma già il cui titolo può suonare una fiammeggiante dichiarazione d’intenti, in un contesto come quello del regime castrista. Terminata l’Università decide infatti che la torre d’avorio della filologia non è la sua vocazione, e nel 2000 si impiega presso la Editorial Gente Nueva. Ma con il salario di Stato a Cuba non si mantiene una famiglia, e lei comincia a dare lezioni illegali di spagnolo ai turisti tedeschi in visita all’Avana. Una scelta già di dissenso implicito, quella di entrare nell’economia parallela, ma comunque ampiamente diffusa a Cuba, se non altro per mere esigenze di sopravvivenza. E comunque Yoani riesce a mantenersi a un livello un più alto: non solo rispetto alle studentesse o laureate che si prostituiscono, ma anche agli ingegneri che si mettono a guidare un taxi, alle maestre che si impiegano negli alberghi o a neurochirurghi e fisici nucleari che fanno i commessi nei negozi per turisti.

Il blog "generation Y", tradotto in italiano da Giordano Lupi, è la voce di Cuba: una finestra su un mondo illusorio e spesso frainteso

http://desdecuba.com/generaciony_it/

domenica 11 ottobre 2009

Inchiodato (un tipico sabato di softair)

Azzo, azzo, azzo...

Cavoli, magari da qui...

Ting!TING!! ti-ting! Tingg!
Merda!

Eccomi qui. Inchiodato.

Inchiodato dietro un rimorchio rosso. Appena mi sporgo, pallini da tutte le parti.

Jerry è andato, ha provato ad avanzare, ma lo hanno beccato dal fianco.
Ed eccomi qui, solo.

Dei due nel bosco, nessuna traccia. Dove sono? Io non mi posso muovere da qui! Mi serivrebbe almeno un po' di copertura!

Aspetta, forse...

TINGTINGTING!

Uuuufff, per un pelo!! Cazzo mi punta proprio quello!

E adesso che faccio?
E vabè, stiamo qui... vediamo che succede...

E intanto? bah...

Pensare, pensare, pensare...

Sono concentrato, non penso ad altro. NON POSSO pensare ad altro.
Non farsi colpire. Riuscire ad uscire da questa situazione.

Ehi, da qui sopra posso sbirciare!

Vediamo... ah eccolo lì! si vede solo la testTINGTINGTINGTING!

E vabbè, pure adesso mi ha visto.. almeno so dov'è..




ffff....

Spari dal bosco. Finalmente si muovono.

Proviamo dal lato sinistro....
Devo imbracciarlo da mancino per mirare, ma meglio di uscire senza difese...
...

niente.

Ganzo, strada giusta.

E lui chi è?

...
GAS??

trrr...trrr..
TINGTINGTING!

Ma cazzo! l'ho mancato!

-"mi sta sparando, è ancora là dietro..."

Mitico... sgamato di nuovo..

E a destra?... se mi sporgo poco poco...

Ecco, nn è più là... appoggio la canna al gancio e tengo la mira...

ecco che si sporge e... TRRR...TRRRR

COLPITO!!
Bene! uno di meno.

Se adesso i ragazzi facessero..

TRRR..TRRR... Spari dal bosco..

Gas è colpito!

E' FINITA, E' FINITA!!

Mitico, ce l'ho fatta! Grandi raga, non ci speravo più!

Ero inchiodato...